Affrontare la vecchiaia di cani e gatti

Quand'è che un animale domestico diventa anziano?

Quella che hai appena letto è una domanda che ci pongono in tanti.

Diciamo che l'avanzare dell'età dipende in parte dalla razza, in parte dai cambiamenti fisiologichi. Un po' come avviene nelle persone.

Di solito, un gatto inizia ad avere una certa età a partire dai dieci anni. Il processo è graduale e comporta modifiche fisiologiche sempre più intense. Nel caso del cane, pare ci sia un legame tra invecchiamento e taglia: più questa aumenta, prima l'animale può considerarsi anziano.

A quali modifiche vanno incontro cani e gatti?

Innanzitutto rallenta il metabolismo basale, indispensabile ad azioni di base come la respirazione.

Ciò è dovuto a una perdita fisiologica di massa muscolare, a una diminuzione di massa magra in favore di quella grassa. Diminuendo la percentuale di muscolo, aumenta l'adipe.

Un altro cambiamento interessa l'apparato digerente. Diminuiscono le secrezioni ghiandolari, così come il turnover cellulare dello stomaco e la mobilità intestinale (specie quella del colon).

Ciò comporta una minor capacità digestiva delle proteine e, soprattutto, dei grassi, dovuta alle minori secrezioni pancreatiche e biliari.

Cambia anche l'apparato urinario. Col trascorrere del tempo, infatti, il rene perde la funzionalità dei nefroni, causando spesso problemi di insufficienza renale.

La pelle diventa meno elastica. Alcuni follicoli piliferi si atrofizzano. Il liquido sebaceo diminuisce, così come il numero di melanociti. Ecco che il pelo dell'animale diventa via via bianco, proprio come nel caso degli esseri umani.

Altre caratteristiche dell'animale anziano sono una minor capacità cardiaca, una minor immunocompetenza, minori capacità sensoriali (cala la vista, ad esempio) e un diverso comportamento.

Gli animali anziani hanno bisogno di una dieta ad hoc.

Quelle appena descritte sono modifiche che non hanno nulla a che vedere col cibo. Sono proprie degli animali anziani, quindi della loro fisiologia.

Certo è che una buona alimentazione rallenta il processo d'invecchiamento e migliora le difese dell'organismo.

In linea generale, l'animale anziano deve mangiare meno rispetto all'individuo adulto. Questo per via del suo metabolismo basale rallentato.

I soggetti anziani hanno bisogno di molte proteine con cui ricostruire la massa muscolare persa.

Meno grassi e carboidrati, ma di miglior qualità. E meglio non sottovalutare l'apporto degli acidi grassi essenziali.

Non da ultimo, è bene anche aumentare il contenuto di fibre, così da stimolare la mobilità del colon e contrastare la stitichezza dell'animale.

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