Cosa devi sapere sull'idratazione del gatto

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I gatti hanno un superpotere: la resistenza alla disidratazione.

"Il gatto è un animale che beve poco, quindi deve essere stimolato a farlo", "Per i gatti è meglio l'alimento umido", "Meglio proporre loro una dieta casalinga": sì, è tutto vero.

E allora perché il mercato del Pet propone così tante varietà di croccantini?

Partiamo da un presupposto: l'acqua è essenziale per tutti gli esseri viventi. Come sappiamo, non si può farne a meno.

Il gatto, però, ha una maggiore resistenza alla disidratazione rispetto ad altri animali.

Il suo organismo è composto per circa il 65-70% d'acqua. Sono percentuali che cambiano in base all'età, allo stile di vita e alla quantità di tessuto adiposo presente nel suo corpo.

Parte dell'acqua viene assunta per via orale, altra viene espulsa con le feci. Al suo interno, quindi, c'è un continuo ricambio idrico finalizzato a mantenere le funzioni vitali.

Livelli troppo bassi d'acqua possono essere molto pericolosi. Con una presenza idrica inferiore al 20%, infatti, si verifica la cosiddetta "morte per sete".

Perché l'acqua è così importante?

L'acqua è alla base di una serie di reazioni biochimiche fondamentali come gli impulsi nervosi e le contrazioni muscolari. Essa contribuisce alla digestione di proteine, carboidrati e lipidi. E poi ha un ruolo cruciale nella termoregolazione, quindi nel mantenimento della giusta temperatura corporea.

In quanti modi può bere un gatto?

Fondamentalmente, in tre modalità:

  • direttamente dalla ciotola (modalità più ovvia e banale)
  • attraverso il consumo di cibo (tutti gli alimenti, eccetto gli oli, contengono acqua in buona quantità. Negli alimenti umidi, in genere, ce n'è circa per il 65-80%)
  • attraverso i croccantini (con una presenza idrica generalmente inferiore rispetto ai due punti precedenti. Siamo su 8-10% di umidità)

Il rene del gatto riesce a riassorbire acqua dall'ultrafiltrato (cioè il precursore delle urine), concentrandole moltissimo. Questo permette un alto risparmio idrico.

Così facendo, questo animale è in grado di affrontare piuttosto bene un deficit d'acqua.

Un'alimentazione (anche) umida previene cistiti e calcoli renali.

In presenza di una ciotola con cibo secco e di un'altra colma d'acqua, un gatto assume circa da metà ai due terzi in meno dell'acqua che un altro gatto assumerebbe se alimentato con cibo umido o dieta casalinga.

Somministrargli solo crocchette secche, quindi, è sbagliato! C'è il rischio che possa incorrere in cistiti e in dolorosi calcoli renali.

La produzione di urine molto concentrate, dovuta a uno scarso apporto idrico, facilita l'aggregazione dei minerali e la formazione di calcoli. Diminuendo il numero di minzioni, aumenta il tempo della loro permanenza nella vescica.

Per questa ragione, è bene abituare l'animale anche al consumo di alimenti umidi. Così facendo, si preserva la sua buona salute, salvaguardandolo da determinate patologie.

Il nostro consiglio è di puntare sulle crocchette secche somministrando, di tanto in tanto, un po' di cibo umido. In questo modo, il tuo gatto non avrà problemi!

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